Skip to content

Fabio Pariante

JOURNALIST

  • Twitter
  • Instagram
  • Mail
Menu
  • Home
  • Interviews
  • Collaborations
    • #MuseumWeek Magazine
    • Artribune
    • Frontrunner Magazine
    • Wired Italia
    • Dove – Corriere della Sera
    • Discover Magazine Expedia
    • Interviews
    • Arte.it
    • Contributions
  • #MuseumWeek
  • About.Me
  • Contacts
Menu

Piero Manzoni, l’uomo che “smerdò” (letteralmente) l’arte, in mostra a Milano

Posted on 04/04/201431/01/2017 by Fabio Pariante

Share the post "Piero Manzoni, l’uomo che “smerdò” (letteralmente) l’arte, in mostra a Milano"

  • Facebook
  • Twitter

Chi non conosce Merda d’artista di Piero Manzoni? “Contenuto netto gr. 30. Conservata al naturale. Prodotta e inscatolata nel maggio 1961”. Si tratta dell’opera più famosa dell’artista. Si chiamano proprio così quelle scatole chiuse, piccole e numerate da 1 a 90 con tanto di etichetta (in italiano, francese e tedesco) e dal contenuto non verificabile per non distruggere l’opera d’arte.

In occasione dei cinquant’anni della scomparsa di Manzoni, il Palazzo Reale di Milano ha scelto di ricordare l’artista dal 26 marzo al 2 giugno 2014 in Piero Manzoni 1933 – 1963, un’importante esposizione con 130 opere tra documenti, immagini e opere prestate da collezioni private. Oltre a Merda d’artista che Manzoni avrebbe voluto vendere a un prezzo pari a 30 grammi d’oro in quanto la sensibilità dell’artista dovrebbe essere pagata a peso d’oro, come non ricordare Achrome (Incolore)? Una serie di opere realizzate tra il 1957 e il 1963 studiate sulla base dell’assenza del colore quasi a testimoniare la loro inutilità attraverso il colore bianco e, alcune di queste, oggi sono conservate a Milano nel Museo del Novecento nella sezione a lui dedicata.

L’atteggiamento emotivo che caratterizza la produzione di Piero Manzoni è quello di criticare la figura dell’artista in quanto, secondo lui, è ‘sopravvalutato’ dal pubblico; attraverso l’arte vuole esprimere la parte più intima dell’autore prendendosi gioco di lui e contrastare così, il ‘mito dell’opera’ che invece vive il collezionista.

Manzoni è l’artista dell’avanguardia del XX secolo che per sette anni ha fatto della sua arte, una provocazione per la società che muoveva i primi passi verso il cambiamento grazie al progresso economico postbellico italiano. L’esordio artistico avviene nella sua città natale nel 1956 a Soncino, nei pressi di Cremona, con una mostra di arte contemporanea.

Formatosi all’Accademia di Brera, Manzoni frequenta la vita milanese dove conosce Lucio Fontana, Yves Klein e Vincenzo Agnetti, personalità importanti che definiranno poi il suo percorso artistico. Nel 1959, assieme al collega Enrico Castellani fondano Azimuth, una rivista di arte (due le pubblicazioni, nel 1959 e nel 1960) e nel 1959, con lo stesso nome senza ‘h’, inaugurano a Milano una galleria d’arte dove realizzano 12 mostre con le loro opere. Ed è qui che Manzoni lancia l’ennesima provocazione: nel 1960 presenta la sua performance più discussa, Consumazione dell’arte dinamica del pubblico divorare l’arte. Continua su Wired.

Share the post "Piero Manzoni, l’uomo che “smerdò” (letteralmente) l’arte, in mostra a Milano"

  • Facebook
  • Twitter

Lascia un commento

Devi essere connesso per inviare un commento.

Tweets by FabioPariante

Recent articles

  • The visual and philosophical poetics of the expressionist artist Vian Borchert
  • Projects and challenges of the Santa Monica Art Museum. Interview with director Christoph Rahofer
  • The power of the natural world for multidisciplinary artist Susan Swartz
  • The weight of matter and the strength of sensitivity in art. Interview with Luke James
  • AI Takes the Art World by Storm: Exclusive Interview with the Mastermind Behind U.S. Competition-Winning Work, Jason M. Allen
  • 5 questions for Studio DRIFT
  • 5 questions for shadowologist Vincent Bal
  • La Grande Madre, Achille Lauro presenta il Quadro Sonoro
  • Intervista a Jago: artista del marmo (e della comunicazione!)
  • Intervista a Luigi Serafini, autore di un’enciclopedia indecifrabile
  • La mostra di Daniele Sigalot in una fabbrica metalmeccanica piemontese
  • From the YBA’s to Today: Mat Collishaw
  • Jonas Kaufmann: Between Dreams and Reality
  • An Uncomfortable Truth Spoken Out Loud: Maurizio Cattelan
  • Healing The Soul with Marinella Senatore
  • Frontrunner meets Okuda San Miguel
  • Sanford Biggers: the Frontrunner interview
    ©2023 Fabio Pariante | Design: Newspaperly WordPress Theme