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Perché non devi perdere la festa del Redentore a Venezia

Posted on 25/05/201628/01/2017 by Fabio Pariante

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La festa del Redentore è tra le ricorrenze più importanti di Venezia, celebrata ogni anno la terza domenica di luglio. L’edizione 2016 si svolgerà il 16 e il 17 luglio. Oltre alla popolazione locale che partecipa con grande slancio, da diversi anni accorrono turisti da ogni parte del mondo per assistere ai fuochi d’artificio e alla funzione religiosa che ricorda un evento che segnò la città nel 1577.

Le origini della festa del Redentore

La festa nasce per celebrare la fine dell’epidemia di peste che colpì Venezia tra il 1575 e il 1577 e che provocò a quel tempo numerose vittime tra la popolazione, circa 50mila abitanti. Per commemorare l’episodio, ogni anno la domenica si tiene una messa all’isola Giudecca presso la basilica del Redentore, uno dei luoghi di culto più significativi della città.

La chiesa, concepita a navata unica, fu realizzata appositamente dall’architetto Andrea Palladio nel 1577. All’interno sono conservate opere di Paolo Veronese, Pietro della Vecchia e Domenico Tintoretto.

LEGGI ANCHE: 500 anni di ghetto: tutti gli eventi da non perdere a Venezia!

La chiesa del Redentore all’isola della Giudecca. By Luukas (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons
La chiesa del Redentore all’isola della Giudecca.
By Luukas (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons

Il ponte di barche

In occasione del Redentore è possibile raggiungere eccezionalmente l’isola della Giudecca a piedi, attraversando il ponte votivo di barche, tutte addobbate rigorosamente a festa con luci e palloncini colorati. Lungo circa 330 metri, il ponte mobile viene allestito ogni anno tra le due sponde del canale della Giudecca, collegando l’isola alla riva delle Zattere. I partecipanti possono così raggiungere a piedi da Dorsoduro la chiesa del Redentore, imboccando il ponte all’altezza della chiesa dello Spirito Santo.

I preparativi della festa in barca e…

I preparativi della festa hanno inizio il terzo sabato di luglio al tramonto, intorno alle ore 19. Ma i veneziani doc cominciano a organizzarsi qualche settimana prima del grande evento. La cosa più importante è avere una barca (diffusa a Venezia tanto quanto l’automobile in altre città) e decidere il menù della serata con abbondante quantità di vino, al resto ci pensa la città. Per chi giunge a Venezia da fuori può sempre rivolgersi a un service locale per noleggiare un’imbarcazione (conviene sempre avere anche il marinaio a bordo: navigare tra i canali di Venezia non è cosa semplice): Brussa (http://www.brussaisboat.it) offre soluzioni di vario genere.

Già nel primo pomeriggio comincia l’occupazione del posto barca nel bacino San Marco. La prua dell’imbarcazione deve essere rivolta in direzione della Punta della Dogana: una chiatta al centro del bacino sparerà i fuochi d’artificio a mezzanotte. In generale vale la regola del chi prima arriva meglio alloggia, ma tra i veneziani esistono regole non scritte da rispettare: la barche più grandi rimangono più indietro rispetto alle piccole imbarcazioni. Dopo una certa ora, di solito intorno alle 20, divieto assoluto di navigazione a motore acceso nel bacino: solo le gondole e le altre barche a remi hanno il permesso di scivolare sull’acqua in qualsiasi momento.

Occorre ricordare che dal tramonto in poi fino alla fine dello spettacolo pirotecnico la navigazione dei mezzi pubblici nel bacino San Marco è interrotta. E’ consigliato quindi verificare presso gli imbarcaderi della città le variazioni agli orari dei vaporetti.

LEGGI ANCHE: Itinerari veneziani: dal Lido di Pellestrina con Alvise Bittente!

… senza barca

Chi è privo di imbarcazione e può contare su un amico veneziano potrà forse prendere parte alle tavolate che vengono allestite dai residenti lungo le rive del canale della Giudecca e lungo la riva degli Schiavoni fino a Sant’Elena. Ma anche in questo caso ferree leggi non scritte regolamentano l’occupazione dello spazio pubblico: ogni famiglia ha diritto a uno spicchio della fondamenta corrispondente alla lunghezza del proprio tavolo.

I “foresti” (ossia le persone che vengono da fuori) possono altrimenti puntare a un invito in altana: le terrazze sui tetti sono tra le location più ambite. Chi è privo di contatti in città, ha pur sempre un’alternativa che è quella di rivolgersi alle terrazze dei grandi alberghi. In occasione del Redentore l’hotel Monaco, il Ristorante Terrazza Danieli o il San Clemente Palace offrono cene con invidiabile vista fuochi, ma a costi piuttosto proibitivi (da 300 euro circa a persona). I fuochi d’artificio hanno inizio alle 23.30. Un generale silenzio cala sulla città mentre le luci dei giochi pirotecnici illuminano a giorno il bacino. Continua su Discover Expedia.

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