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Fabio Pariante

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Le 10 cose da vedere a Napoli

Posted on 15/03/201628/01/2017 by Fabio Pariante

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“Napoli è un paradiso; tutti vivono in una specie di ebbrezza e di oblio… Ieri mi dicevo, o sei stato folle fin qui, o lo sei adesso”. J.W. Goethe così ricorda, nel libro “Viaggio a Napoli” (1787), il suo soggiorno partenopeo durato alcuni mesi. Un viaggio che gli ha permesso di definire Napoli come il luogo “più meraviglioso del mondo”, una città piena di contrasti, ibrida, e forse è proprio questo che la rende unica. Basta fare un giro per il centro storico per respirare il folklore di questa città e visitare le sue ricchezze artistiche.

Proponiamo di seguito le 10 cose da vedere a Napoli almeno una volta nella vita.

1. Il Cimitero delle Fontanelle

Si tratta di un antico ossario che accoglie le vittime del colera e della peste, in via Fontanelle, nel quartiere Sanità. Da queste enormi cave di tufo, nasce la tradizione delle “anime pezzentelle”: l’adozione da parte del visitatore di un cranio (capuzzella) ossia, un’anima abbandonata (pezzentella) in cambio di protezione e tranquillità. E ancora oggi c’è chi partecipa a questo rito con devozione.

Una delle cave del Cimitero delle Fontanelle, Wikipedia I, Lalupa [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html), CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/) or CC BY-SA 2.5 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5)], via Wikimedia Commons
Una delle cave del Cimitero delle Fontanelle, Wikipedia I, Lalupa [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html),
CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/) or CC BY-SA 2.5 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5)], via Wikimedia Commons

2. La Cappella Sansevero (Cristo Velato)

Il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino è un’opera unica nel suo genere. Si tratta di un blocco di marmo nel quale l’artista ha scolpito il corpo di Cristo coperto da un velo, sempre di marmo. Si pensa che quel velo sia stato opera dell’alchimista il Principe di Sansevero il quale, secondo la leggenda, avrebbe versato un liquido speciale così da trasformare in roccia il tessuto. Oltre al Cristo, nella piccola cappella si nascondono molti simboli religiosi, anche esoterici.

L’interno della Cappella Sansevero, Wikipedia. Di David Sivyer [CC BY-SA 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], attraverso Wikimedia Commons
L’interno della Cappella Sansevero, Wikipedia. Di David Sivyer
[CC BY-SA 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], attraverso Wikimedia Commons

3. Il Castel dell’Ovo

Sull’isola di Megaride venne fondata dai Cumani la città di Partenope nell’VIII secolo a.C. Oggi è possibile visitare gratuitamente la fortezza e ammirare il panorama sul golfo di Napoli. Durante l’anno il castello è sede di mostre dedicate all’arte contemporanea. La leggenda vuole che il poeta Virgilio abbia nascosto nelle segrete del castello un uovo in equilibrio per garantire la tenuta della fortezza e la tranquillità dei napoletani.

4. Il Teatro di San Carlo

Proclamato come teatro tra i più belli del mondo dal National Geographic (2014), il Teatro di San Carlo è il piùantico d’Europa ed è stato riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Situato tra piazza Trieste e Trento e piazza del Plebiscito, è stato fondato per volere di Carlo di Borbone, ed è collegato al Palazzo Reale tramite una porta riservata solo al re. Il suo palco è ancora oggi calcato da nomi illustri della storia italiana e internazionale della musica, della danza e del teatro.

5. Il tesoro di San Gennaro

Per i napoletani San Gennaro è un punto di riferimento quotidiano. Denominato anche “faccia gialla” per il colore che oggi ha il volto del suo busto, il tesoro è conservato nei pressi del Duomo di Napoli: gioielli e oggetti in oro eargento tempestati di gemme preziose, fanno di questo tesoro il più importante al mondo.

6. Napoli sotterranea

Vicino piazza san Gaetano, l’Associazione Napoli Sotterranea offre ai turisti un percorso unico e suggestivo dell’altra faccia della città, quella nascosta e che un tempo fu rifugio per la popolazione a causa della peste e della guerra. Oggi è un acquedotto che raccoglie i ricordi di quel tempo e in circa due ore di tour, oltre al percorso sotterraneo, è possibile visitare in superficie una parte dell’antico teatro greco-romano dove un tempo era solito esibirsi Nerone e dove oggi abita la popolazione locale, proprio sugli spalti dei resti del teatro.

7. La Farmacia degli Incurabili

È una farmacia che probabilmente non tutti conoscono e si tratta di un gioiello barocco del complesso degli Incurabili. Grandi sale definite in legno con circa 400 vasi in maiolica d’epoca, questi erano usati per conservare le spezie prodotte nel laboratorio. Ferri chirurgici, antichi strumenti, stampe e libri, sono ancora custoditi in queste sale e rappresentano un inedito incontro tra arte e scienza. Si può visitare su prenotazione. Continua su Discover Expedia.

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