Skip to content

FABIO PARIANTE

JOURNALIST

Menu
  • Home
  • Interviews
  • Collaborations
    • #MuseumWeek Magazine
    • ArtExplored
    • Artribune
    • Frontrunner Magazine
    • Wired Italia
    • Dove – Corriere della Sera
    • Discover Magazine Expedia
    • Interviews
    • Arte.it
    • Contributions
  • #MuseumWeek
  • About.Me
  • Contacts
Menu

Lapidarium: dalla parte dei vinti. I cavalli di Gustavo Aceves arrivano a Arezzo

Posted on 04/06/201804/06/2018 by Fabio Pariante

Share the post "Lapidarium: dalla parte dei vinti. I cavalli di Gustavo Aceves arrivano a Arezzo"

  • Facebook
  • Twitter

I cavalli di Gustavo Aceves arrivano a Arezzo. Dal 16 giugno al 14 ottobre, la città toscana ospita Lapidarium: dalla parte dei vinti, una delle tappe fondamentali del suggestivo progetto itinerante e in continua evoluzione a cui l’artista lavora dal 2014. Una mostra imponente con oltre 200 opere realizzate in pietra, bronzo, resina, legno e altri materiali che verranno allestite in più luoghi del centro storico aretino (San Francesco, Sala Sant’Ignazio, Sagrato del Duomo, Piazza Vasari, Fortezza Medicea), sull’idea del viaggio, della migrazione.

Con questo progetto infatti, Aceves, uno dei massimi interpreti dell’arte contemporanea a livello mondiale, intende ricreare idealmente le peregrinazioni della “Quadriga di San Marco”, opera che l’artista messicano, appena ventenne ebbe modo di ammirare nella sua Città del Messico, restandone folgorato. Erano gli anni ’70 e prima di essere musealizzati, quegli antichissimi cavalli bronzei provenienti da Costantinopoli, percorrevano un ultimo giro attorno al mondo, che avrebbe messo fine alla serie di migrazioni delle quali, sin dal XIII secolo, erano stati protagonisti.

Da lì, per Aceves, l’idea dare vita ad un opera che potesse ripercorrere lo stesso itinerario fatto dalla “Quadriga di San Marco”: il suo Lapidarium propone statue dedicate al cavallo, simbolo che evoca il movimento, lo spostamento.
Come nei classici lapidari museali, dove sono conservati frammenti di opere antiche con cui ricostruire la storia, anche l’opera di Aceves è caratterizzata dal “frammento”, elemento attraverso il quale ciascuno può recuperare le radici della propria storia.

Il viaggio dei cavalli di Aceves è il viaggio dei popoli migranti, una tema di grande attualità, ma che in assoluto caratterizza ciclicamente l’intera storia dell’umanità. I suoi cavalli itineranti sono mutilati, scheletrici, sopravvissuti: una sorta di monumento equestre inverso, dedicato non ai vincitori ma ai vinti, agli antieroi di ieri, di oggi, di sempre.

Non mancano poi i motivi per i quali Lapidarium: dalla parte dei vinti si sposa ad Arezzo, città il cui simbolo araldico è un cavallo e che ai cavalli affida la celebrazione della sua festa più importante: la Giostra del Saracino. Inoltre alla “Quadriga di San Marco” si legano due episodi importanti: nel 1364, fu l’aretino Francesco Petrarca, ospite d’onore ai festeggiamenti per la sottomissione di Candia alla Repubblica di Venezia, a dare annuncio dell’avvenuto trasferimento del gruppo equestre alla corte dei dogi veneziani. Infine la quadriga ha un rimando immediato a Costantino, figura importante per il percorso umano e intellettuale di Aceves la cui storia trova ad Arezzo la propria consacrazione racconto affrescato da Piero della Francesca.

Gustavo Aceves (1957, Città del Messico) attualmente vive e lavora a Pietrasanta in Italia. Ha iniziato come pittore autodidatta e in tempi più recenti si è accostato alla scultura. I suoi dipinti si sono focalizzati sulla figura umana e si sono caratterizzati per l’uso di colori forti tipici dei murales messicani. A partire dagli anni ’70 le sue opere sono state esposte in tutto il mondo dalla Biennale di Venezia alla Biennale di Pechino e figurano nelle più importanti collezioni private e permanenti, fra cui il museo della Memoria y Tolerancia di Città del Messico e i Musei Vaticani. E’ uno degli artisti proposti dalle aste di Christie’s e Sotheby. La mostra Lapidarium: dalla parte dei vinti è organizzata dalla Fondazione Guido d’Arezzo in collaborazione con il Comune di Arezzo.

Share the post "Lapidarium: dalla parte dei vinti. I cavalli di Gustavo Aceves arrivano a Arezzo"

  • Facebook
  • Twitter

Write Me On X

Tweet to @FabioPariante

Recent articles

  • Futuristic Aesthetics Through the Eyes of Digital Artist Morten Lasskogen
  • When Art Screams: Surrealism in the Works of Artist Stefan Visan
  • Believing in the Creative Potential of Each Individual and in the Collective Transformative Power. Interview with Multidisciplinary Artist Marinella Senatore
  • Timeless Elegance in Vincent Peters’ Photographs. The Interview
  • Reborn with Art and Spirituality in the Works of the Italian Artist Filippo Biagioli
  • Strength, Resilience and the Power of Modern Women. Interview with Artist Stefania Tejada
  • Passion and poetry in the sculptures of the artist Ignacio Gana
  • Stopping Time and Memory Through His PolaWorks. Interview with Visual Artist Paolo Angelucci
  • Where Aesthetics Meet Biology, Politics, and Social Sciences. Interview with artist Erick Meyenberg
  • Symbols and myths in the works of the painter Helene Pavlopoulou
  • Biotechnology and Science in the Art of New Media Artist Soliman Lopez
  • Therapeutic sculptures between words and messages encoded in a luminous binary language. Interview with Adrien Marcos
  • The magic of digital artworks by artist Sara Shakeel. The interview
  • Luminous creatures float in the dark like dream paintings. Interview with light painter and photographer Hannu Huhtamo
  • Art between reflection and contemplation. Interview with media artist Enrico Dedin
  • Becoming Karl Lagerfeld: The Fashion Designer’s Legacy Told Through Melodie Preel’s Photography
  • The shadows that have never gone away in the shots of photographer Dominic Dähncke. The interview
  • Between glass sculptures and award-winning films. Interview with broken glass artist Niall Shukla
  • When communication is art and intuition. Interview with Silvio Salvo from the Sandretto Re Rebaudengo Foundation
  • All the nostalgia of your childhood in the 8-bit ceramic works of Toshiya Masuda
©2025 FABIO PARIANTE | Design: Newspaperly WordPress Theme