Dall’Isolotto di Megaride di Castel dell’Ovo alla Gaiola di Posillipo a Napoli, ai tre scogli rocciosi de Li Galli di fronte alla Costiera Amalfitana, piccole e grandi isole punteggiano l’arcipelago campano. Ma in particolare cinque, le più grandi, disegnano il panorama del Golfo di Napoli: Ischia, Procida, Vivara, Nisida e Capri, quest’ultima la perla del Mar Tirreno, non molto distante da Sorrento e Napoli, nonché simbolo per eccellenza del bello.
L’”Isola Azzurra” si divide nei Comuni di Capri e Anacapri e porta con sé un fascino storico e naturale che tanti secoli fa rapì anche Tiberio, l’imperatore romano che, per contemplare ogni suo scorcio, fece costruire non una, ma dodici ville, tre delle quali si possono visitare ancora oggi: Villa Jovis dedicata a Giove, Palazzo a Mare dove ci sono i Bagni Tiberio e Villa Damecuta ad Anacapri. Tappa indiscussa del Grand Tour nell’Ottocento, Capri ha conosciuto il boom a partire dal dopoguerra, dagli anni Cinquanta, quando i caffè di Piazza Umberto I, meglio conosciuta come La Piazzetta date le sue ridotte dimensioni, erano già luogo di ritrovo per artisti e aristocratici di tutto il mondo.
Piazza Umberto I o La Piazzetta | Photo: Elenagm (Own work), via Wikimedia Creative Commons
Se La Piazzetta è il cuore della vita mondana caprese dove si trova la Torre dell’Orologio della Cattedrale di Santo Stefano, la vicina Via Camerelle di epoca romana, è la strada dello shopping più gettonata dell’isola: tra negozi griffati e gallerie d’arte come la Liquid Art System e la Capri Art Gallery, una tappa quasi obbligatoria è Buonocore dove gustare un ottimo gelato. Lungo la via si trova Canfora, la bottega che realizza sul momento i tipici sandali rasoterra capresi, tanto amati da Jackie Kennedy.
La punta più alta dell’isola è il Monte Solaro da cui si ammira un panorama mozzafiato sul mare e sulle terre vicine. In uno dei suoi viaggi, lo scrittore britannico Charles Dickens scrisse che “in nessun luogo al mondo ci sono tante occasioni di deliziosa quiete come in questa piccola isola”, perché nonostante il caos mondano che si respira sull’isola soprattutto d’estate, il Parco filosofico di Anacapri di Gunner Adler Karlsson è uno di quei posti in cui si viene accolti nella quiete totale, circondati dal silenzio del mare e della natura. Il parco si divide in tre percorsi: Idealismo, Realismo e Saggezza, in cui frasi e aforismi di filosofi e scrittori invitano il visitatore alla riflessione.
Capri, Monte Solaro | Foto: dr_tr, via Flickr
Il Centro Caprense Ignazio Cerio conserva i reperti più antichi rinvenuti sull’isola, mentre la Certosa di San Giacomo figura come il monumento più antico di stampo trecentesco, ampliato successivamente nel Cinquecento e nel Settecento. Ma quando si parla di Capri, un chiaro rimando all’isola sono i Faraglioni: tre grandi rocce, di cui una con una grotta naturale, prendono il nome di Saetta, Stella e Scopolo. L’acqua che li circonda è blu e diventa sempre più cristallina verso le calette dell’isola perlopiù sassose, libere e private, che si estendono tra Marina Grande e Piccola raggiungibili via mare, a piedi o in autobus. E proprio in queste acque, tra Napoli e Capri dall’11 maggio al 19 maggio 2018 parte l’evento della 64^ edizione della Rolex Capri Sailing Week, la settimana internazionale dedicata alla vela.
I Faraglioni di Capri | Foto: MonikaP, via Pixabay
Già nota agli antichi Romani, un’esperienza molto suggestiva è la visita alla Grotta Azzurra. Il nome deriva dal colore e dai riflessi del mare che brillano all’interno della piccola grotta il cui ingresso, alto circa un metro, richiede attenzione per accedervi. Lungo la costa, in corrispondenza della grotta, si estende il Sentiero dei Fortini, un percorso che inizia proprio dalla Grotta fino al Faro di Punta Carena, dove ci sono i Fortini Orrico, Pino e Mesola che un tempo servivano a proteggere l’isola dalle invasioni straniere.
La Grotta Azzurra | Foto: EL. Photography on VisualHunt / CC BY-NC
Tra le bontà culinarie di Capri invece, non si può non citare la caprese, un piatto semplice e genuino conosciuto in tutto il mondo, realizzato con pomodoro, mozzarella, olio di oliva, sale, origano e basilico. Le specialità dell’isola sono legate ai piatti a base di pesce e frutti di mare come i totani con le patate, la caponata oppure i ravioli capresi, ma anche i dolci come la torta caprese al cioccolato e mandorle accompagnata dall’immancabile liquore limoncello. Tra i ristoranti più importanti dove cenare magari a lume di candela, il Giardino Eden offre una cena sullo scoglio letteralmente sul mare, oppure Da Paolino, sotto alla limonaia, è il ristorante preferito dai vip o ancora da Michel’angelo, dove a prezzi modici si può prenotare un picnic pack che oltre all’occorrente per il pranzo e una mappa dove fare tappa, include un menu completo a scelta.
Per osservare da una prospettiva privilegiata lo scenario che quest’isola regala, l’Hotel Mediterraneo offre un tour esclusivo al largo delle due Costiere grazie al servizio di charter nautico a bordo dello yacht Princess Valeri e su prenotazione, anche i servizi di sea taxi e gite notturne con pranzi e cene a bordo.
Per Arte.it – Hotel Mediterraneo Sorrento