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A due passi dal Paradiso, lungo il Sentiero degli Dei

Posted on 27/02/201826/02/2018 by Fabio Pariante

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Il Sentiero degli Dei figura tra i percorsi di trekking più suggestivi d’Italia. Si snoda a circa 500 metri dal livello del mare sui Monti Lattari, nella Costiera Amalfitana.


I Monti Lattari all’orizzonte

Il percorso inizia da Bomerano, frazione di Agerola, e termina a Positano, città famosa nel mondo per le case a picco sul mare, già meta di vacanza degli antichi Romani. Lungo 6-7 km, il tragitto dura circa 3 ore. Il suo nome è dettato dalla bellezza del paesaggio, sospeso tra il cielo e il mare immerso completamente nella natura e nel silenzio, lontano dai rumori della città. Secondo la leggenda, il sentiero era la strada percorsa dalle divinità greche per salvare Ulisse dal canto delle Sirene che si trovavano sull’Isola de Li Galli, di fronte alla Costa.

La segnaletica locale e numerosi cartelli caratteristici bianchi e rossi del CAI (il Club Alpino Italiano, la più antica associazione di alpinisti e appassionati di montagna in Italia), tracciano il sentiero: si tratta di un percorso di media difficoltà, lungo il quale si possono ammirare antiche testimonianze architettoniche di epoca saracena. Ad illustrarci nel dettaglio questo paradiso è Nino Aversa, da circa dieci anni Guida Ambientale Escursionistica che collabora con il tour operator Colorviaggi e l’Hotel Mediterraneo di Sorrento. Il suo obiettivo è quello di trasformare i suoi ospiti in viaggiatori, ossia persone che “vogliono leggere il territorio, approfondirlo in ogni aspetto”.


Passeggiata sul Sentiero degli Dei | Foto: Jack45 (Own work), via Wikimedia Creative Commons

“La prima tappa è il colle Serra, l’ultima è Nocelle che vuol dire Nova Cella ossia Nuovo Villaggio, dove la strada è stata realizzata nel 2001. Il sentiero potrebbe risultare difficile e pericoloso soprattutto per chi soffre di vertigini e di alte temperature” racconta Nino Aversa. “Su richiesta si possono percorrere circa 1800 scalini per raggiungere Positano che da Pasqua in poi è meta di visitatori di ogni parte del mondo. Si nota subito la differenza tra due realtà molto diverse, anche se vicine: Positano immersa nel caotico movimento vacanziero e Nocelle nella totale quiete con i suoi splendidi panorami sull’Isola di Capri e Praiano”.

“Anticamente il Sentiero degli Dei era l’unica strada che collegave i piccoli paesi della Costiera Amalfitana. Un tempo la popolazione locale viveva di cose semplici, in quota, vicino ai fiumi per evitare eventuali pericoli provenienti dal mare. Lungo il percorso si incontrano edifici abbandonati, usati perlopiù come riparo per le greggi di capre. Un tempo qui si coltivano a mano il grano e l’uva” precisa Aversa.


Uno scorcio della Costiera Amalfitana | Foto: kirkandmimi, via Pixabay

Sarà sorpreso il visitatore dallo stile di vita degli abitanti di questa terra che ancora oggi usano i muli per spostarsi da un posto all’altro. Le nuove generazioni non hanno abbandonato le tradizioni locali.
“Lungo il sentiero ci sono fantastiche grotte, oltre a una moltitudine di piante, fiori e alberi come il timo, il rosmarino, la ginestra e la roverella, propri della macchia mediterranea. Gli americani specialmente restano incantati di fronte a tanta bellezza”.


Da Agerola a Positano, i colori della natura sul Sentiero degli Dei | Foto: Porfirio, via Flickr

D’inverno gli abitanti sono contadini e d’estate pescatori. “In questo territorio la sabbia è scura perché è di origini vulcaniche, dell’area Flegrea di Pozzuoli. Nel tempo la pietra pomice ha reso il terreno fertile, ricco di minerali. La pietra locale sembra quasi una spugna naturale: è molto porosa, assorbe acqua e la fa defluire lentamente, ciò la rende utilissima per la produzione soprattutto di uva”.

Ad osservare tutta la zona, in particolare di Positano, è la frazione di Montepertuso a catturare l’attenzione per una suggestiva tradizione. Si narra che la montagna sia legata alla leggenda sacra della Madonna che vinse una lotta contro il Diavolo. Si racconta che per umiliare il Demonio, la Vergine bucò il monte con un dito al punto che il serpente cadde sulle rocce dove pare sia visibile la sua orma. Per questo il 2 luglio si svolge una processione che parte dal monte fino al paese per festeggiare con i fuochi d’artificio la Madonna delle Grazie in onore dell’omonima chiesa e della leggenda che rappresenta il bene che vince sempre sul male.

Per ARTE.it – Hotel Mediterraneo Sorrento

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