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Buongiorno Italia, la mostra che celebra il genio di Cesare Zavattini e il talento di Roberto Gavioli, al Musil dal 21 aprile al 18 giugno 2017. Il musil – Museo dell’Industria e del Lavoro attinge al fondo della Gamma Film per riportare alla luce due importanti progetti di film d’animazione degli anni Sessanta, Buongiorno Italia e La lunga calza verde, basati sulla sceneggiatura di Cesare Zavattini e la direzione di Roberto Gavioli, per offrire al visitatore una mostra esclusiva e di grande valore storico-culturale.
Nella Milano degli anni Cinquanta il pubblicitario Dino Villani, amico di Zavattini con il quale lanciò il concorso 5000 lire per un sorriso da cui prese origine Miss Italia, si rese complice dell’incontro tra lo sceneggiatore e Roberto Gavioli.
Di quell’incontro Gavioli ricordava: “Con lui giravamo ogni sera nelle osterie e nelle bettole milanesi, fra la gente. Al “Cantinone”, un’osteria trattoria in centro a Milano, vicino a Palazzo Marino, Zavattini mi fece assaggiare per la prima volta un bicchierino di Gocce d’Oro, un liquore giallo fatto dai frati certosini”.
In un’Italia che stava cambiando e aprendosi alla modernità, Zavattini e Gavioli, con un gruppo di giovani disegnatori talentuosi della Gamma Film, cominciarono a lavorare allo storyboard. Nell’idea di Zavattini “il soggetto per un cartone animato a lungometraggio ha per tema l’Italia e più precisamente una giornata dell’Italia. Un commentatore ci introdurrà in queste 24 ore italiane che, rappresentate con uno stile satirico favolistico, daranno i caratteri più tipici del nostro paese, alternando elogi, critiche e ironie sempre su un piano spettacolare e cordiale”.
In quei giorni Zavattini, prolifico scrittore di soggetti cinematografici, era in costante contatto con il mondo del cinema romano, scambiando lunghe telefonate con Vittorio De Sica alle prese con la lavorazione del film La ciociara, coinvolgente e intensa pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia.
E intanto “Il mosaico di quelle nostre tavole zavattiniane cresceva ogni giorno” (R. Gavioli).
Al progetto contribuirono contemporaneamente decine di persone, tecnici e disegnatori diversi per formazione e stile, un lavoro collettivo e cooperativo che entusiasmò Zavattini tanto quanto l’intera Gamma Film.
Ma si era alle soglie del centenario dell’Unità e nel 1960 da Sandro Pallavicini (della casa di produzione INCOM) giunse la proposta di lavorare su un progetto irrinunciabile dedicato alla celebrazione dell’Unità d’Italia.
Accantonato Buongiorno Italia, Gavioli e Zavattini pensarono ad un nuovo mediometraggio sull’epopea risorgimentale: La lunga calza verde.
Smontarono la sceneggiatura di Buongiorno Italia e riutilizzarono alcune parti, soprattutto per creare l’introduzione, affidata alla matita del bravo Gino Gavioli fratello di Roberto, con i turisti stranieri che “invadono” l’Italia bramosi di portarsi a casa un pezzetto del Belpaese. Giulio Cingoli realizzò invece, con il suo stile inconfondibile, i disegni principali del resto del film.
Il cartone animato fu un trionfo e ottenne molti riconoscimenti e premi, segnalandosi per l’originalità della concezione e dell’impostazione grafica.
Nei 20 minuti di durata vengono narrate le vicende del Risorgimento che hanno portato all’Unità nazionale, il tutto accompagnato da un commento musicale classico. L’originalità del prodotto consiste nella sua libertà di linguaggio, nell’intelligenza e scoppiettante ironia, nella celebrazione sentita e però antiretorica; molto efficace è la metafora della calza verde, l’Italia, che prende forma nelle mani di Cavour, rappresentato come il tessitore di un’Unità faticosamente guadagnata.
La realizzazione di un cartone animato, composto da migliaia di disegni, realizzati e colorati a mano uno per uno, commentati da spezzoni di musiche ed effetti sonori, era, e in gran misura lo è ancora oggi, una questione di fantasia ma anche di tecnica; il regno di appartenenza è quello del cinema e della televisione, ma anche dell’arte, della grafica, dell’artigianato di qualità.
In Buongiorno Italia e successivamente in La lunga calza verde, Cesare Zavattini ricerca la sperimentazione di ogni linguaggio possibile, rivela il suo amore per il disegno, la pittura, il desiderio di raccontare l’Italia e la sua storia in un modo divertente, in cui la satira e l’ironia sono il leitmotiv principale nel denunciare questioni e problemi irrisolti dello Stato italiano.
Una quarantina di tavole originali, allestite nell’ampio spazio centrale del musil – Museo dell’Industria e del Lavoro, accompagnano il visitatore in un caleidoscopio di colori e di immagini rappresentate con uno stile satirico favolistico. Oltre ai disegni di Buongiorno Italia il percorso espositivo prosegue con l’intera documentazione iconografica di La lunga calza verde e con la proiezione in loop del pluripremiato cartoon.
Nell’ambito della mostra sono previste, nel mese di maggio, due serate aperte al pubblico con due ospiti d’eccezione, Bruno Bozzetto (12.05.2017) e Pietro Grandi (28.05.2017).
La mostra, curata da Stefano Guerrini, è in programma al Museo dell’Industria e del Lavoro di Rodengo Saiano a Brescia dal 21 aprile al 18 giugno 2017.
Nell’ambito della mostra l’attività ludico-didattica per i bambini dall’età 6-13 anni è affidata agli educatori della Fondazione musil nelle domeniche di apertura.