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All’ombra delle idee. Alessandro Sciaraffa a Napoli

Posted on 20/10/2019 by Fabio Pariante

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COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN SEVERO AL PENDINO, NAPOLI – FINO AL 28 OTTOBRE 2019. L’ARTISTA TORINESE ALESSANDRO SCIARAFFA ARRIVA A NAPOLI CON LA PERSONALE “DE UMBRIS IDEARUM”.

Alessandro Sciaraffa con Totem, 2019. Photo credits Angelo Marra
Alessandro Sciaraffa con Totem, 2019. Photo credits Angelo Marra

In una delle chiese monumentali della città, in stile manierista e a croce greca, Alessandro Sciaraffa (Torino, 1976) sceglie alcune installazioni site specific definite in tre tipologie di lavori basati sull’intelligenza artificiale: Totem, Le ombre del mare e Flash drawings. In collaborazione con la Galleria Giorgio Persano di Torino, si tratta di un’esposizione immersiva e senza dubbio multisensoriale, dove, per esistere, ciascuna opera ha bisogno del pubblico, invitato a compiere un percorso quasi interiore, tra meditazione e percezione di sé attraverso gli strumenti sciamanici musicali.
I Totem, ad esempio, sono gong che, a seconda della grandezza, risuonano in maniera amplificata la percezione dell’individuo nel tempo e nello spazio circostante. A fare da eco sono Le ombre del mare: poste al centro della chiesa e sospese su cavalletti, quattro lastre di vetro trasparente riproducono un suono, quello del mare in una cassa armonica, basato sulla luce e sull’ombra del visitatore che vi passa accanto. Gli altari delle due cappelle, invece, quasi nascondono i Flash drawings. Impressi su tela nera, disegni catarifrangenti diventano forme da svelare con il flash della macchina fotografica: un output tra il visibile e l’invisibile.

Alessandro Sciaraffa, Totem. Installation view at Complesso Monumentale di San Severo al Pendino, Napoli 2019. Photo credits Angelo Marra
Alessandro Sciaraffa, Totem. Installation view at Complesso Monumentale di San Severo al Pendino, Napoli 2019. Photo credits Angelo Marra

LA STRADA DEI MUSEI

La scelta della luce e del mare non solo fanno parte della ricerca artistica di Alessandro Sciaraffa, ma risulta essere un chiaro omaggio a Napoli, città sul mare e storicamente mistica. Lo stesso spazio espositivo è un ritornare alle origini del tempo e dell’uomo, fatto di percezioni e dimensioni altre che, attraverso l’esperienza degli strumenti, sposano appieno lo spirito del luogo, in una delle strade più importanti della città. Via Duomo o, meglio, la via dei Musei, è l’unica strada al mondo che comprende ben sette musei: il Museo Civico Gaetano Filangieri, il Complesso Monumentale di San Severo al Pendino, dove è articolata la mostra, il Monumento Nazionale dei Girolamini con chiostri e quadreria, il Pio Monte della Misericordia, dove si trova Le sette opere di Misericordia, una delle tre tele “napoletane” di Caravaggio, il Complesso Monumentale di Donnaregina-Museo Diocesano, il Museo del Tesoro di San Gennaro (il tesoro più prezioso al mondo) e il Museo Madre.
De Umbris Idearum è quindi una mostra nella mostra e non a caso il titolo è ispirato, insieme al testo Ars memoriae, all’opera latina del 1582 del filosofo Giordano Bruno, che ha basato i suoi scritti sull’idea dell’infinito inteso come un continuo ritornare.

Per Artribune.

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