Skip to content

FABIO PARIANTE

JOURNALIST

Menu
  • Home
  • Interviews
  • Collaborations
    • #MuseumWeek Magazine
    • ArtExplored
    • Artribune
    • Frontrunner Magazine
    • Wired Italia
    • Dove – Corriere della Sera
    • Discover Magazine Expedia
    • Interviews
    • Arte.it
    • Contributions
  • #MuseumWeek
  • About.Me
  • Contacts
Menu

Al Museo dell’Energia Idroelettrica la mostra Bicicletta mon amour

Posted on 07/08/2017 by Fabio Pariante

Share the post "Al Museo dell’Energia Idroelettrica la mostra Bicicletta mon amour"

  • Facebook
  • Twitter

A Cedegolo (BS), tra le montagne della Valle Camonica, esiste un museo dedicato all’acqua e al suo divenire energia, è il Musil – Museo dell’Energia Idroelettrica che fino al 3 settembre ospita una mostra tutta dedicata ai 200 anni di storia del ciclismo, dalla draisina, primo velocipede in legno con sterzo e freno posteriore, fino ai modelli più innovativi costruiti con materiali d’avanguardia.

Il suggestivo sotterraneo del museo è stato  trasformato in una ciclofficina allestita con ogni tipo di esemplare, pannelli e gigantografie, il cui nucleo centrale è rappresentato da una serie di bici di alta velocità, ideali per corse su strada.

Si tratta di un tuffo nella storia del più popolare dei mezzi di trasporto mai utilizzati dall’uomo, che ha attraversato i capitoli fondamentali della memoria sociale e sportiva del nostro paese e che concorre, ancora oggi, a costituirne l’identità storica e culturale.

Ma la forza innovatrice di questo straordinario mezzo di locomozione  è nella sua recente rinascita e diffusione spinti, non solo da una diversa sensibilità nel rapporto con la natura, ma soprattutto dalle pressanti problematiche ambientali legate e dall’idea di una mobilità “nuova”. Lo dimostra il dato dei 743mila italiani che utilizzano sistematicamente la bici per coprire il tragitto casa-lavoro.

Il percorso espositivo è articolato in una serie di “stazioni” di carattere temporale volte a raccontare le origini, il presente e il futuro delle due ruote. Questi i numeri della mostra:

  • 50 bici esposte
  • oltre 36 supporti/sistemi espositivi, tra pannelli, gigantografie, manifesti di Walter Molino realizzati per la Domenica del Corriere, e quadri dell’ex professionista Miguel Soro che raffigurano e narrano l’epopea della bicicletta.

In particolare 8 grandi immagini offrono al visitatore scene spettacolari e memorabili dei grandi appuntamenti corsistici di tutti i tempi.

  • 5 divise d’epoca del ciclismo su strada

Il mito della bici ha inizio nel 1817 grazie a Karl Dreis e alla sua draisina, il  primo veicolo con due ruote e un manubrio, spinto e frenato con i piedi.

Nel 1866 fa la sua comparsa il primo velocipide, la francese Michaux . Il meccanico francese Ernest Michaux aggiunse alla ruota anteriore della draisina i pedali e,  solo qualche anno più tardi, un freno a paletta sulla ruota posteriore.

Nel 1871 arriva il biciclo, con struttura in metallo, dotato di una grande ruota anteriore, sulla quale agivano direttamente i pedali, e di un ruotino posteriore.

Le prime vere biciclette moderne munite di catena sono del 1885 e, in breve tempo,  popolano le strade del Belpaese cambiando per sempre i costumi degli italiani.

Nel 1891 la svolta epocale grazie all’invenzione del pneumatico con camera d’aria e l’avvio delle prime corse professionistiche.

Con gli anni ‘30 “finalmente si cambia”,  si sperimentano nuovi telai e si utilizza il cambio di velocità, da 3 o 4 rapporti, è l’inizio della sfida dell’uomo contro il tempo.

Il punto di svolta arriva nel 1952 con il cambio “Grand Sport”,  della Campagnolo, che consente l’utilizzo di 10 rapporti, efficiente  e robusto garantisce prestazioni rivoluzionarie di altissimo livello.

Successivamente grandi miglioramenti si conseguono alleggerendo il peso delle biciclette.  Alluminio, carbonio e titanio rappresentano i materiali più performanti sia per gli amatori che per i professionisti o i semplici fruitori.

 SCHEDA MOSTRA

Titolo: Bicicletta mon amour

Date: 19 maggio – 3 settembre 2017

Luogo: Musil – Museo dell’Energia Idroelettrica

Indirizzo: Via Roma 48 – 25051 Cedegolo – Brescia

Tel. +39 0364 61 196 – www.musilcedegolo.it

Orari museo:

Agosto
Tutti i giorni 14:00 – 19:00

Settembre

Venerdì 14:00 – 18:00
Sabato 14:00 – 18:00
Domenica 14:00 – 18:00

Tariffe biglietti d’ingresso

  • Biglietto intero: € 4
  • Biglietto ridotto (fino a 25 anni e oltre 65 anni): € 3
  • Biglietto bambini sotto i 6 anni e accompagnatori di gruppi: gratuito.

Share the post "Al Museo dell’Energia Idroelettrica la mostra Bicicletta mon amour"

  • Facebook
  • Twitter

Write Me On X

Tweet to @FabioPariante

Recent articles

  • Futuristic Aesthetics Through the Eyes of Digital Artist Morten Lasskogen
  • When Art Screams: Surrealism in the Works of Artist Stefan Visan
  • Believing in the Creative Potential of Each Individual and in the Collective Transformative Power. Interview with Multidisciplinary Artist Marinella Senatore
  • Timeless Elegance in Vincent Peters’ Photographs. The Interview
  • Reborn with Art and Spirituality in the Works of the Italian Artist Filippo Biagioli
  • Strength, Resilience and the Power of Modern Women. Interview with Artist Stefania Tejada
  • Passion and poetry in the sculptures of the artist Ignacio Gana
  • Stopping Time and Memory Through His PolaWorks. Interview with Visual Artist Paolo Angelucci
  • Where Aesthetics Meet Biology, Politics, and Social Sciences. Interview with artist Erick Meyenberg
  • Symbols and myths in the works of the painter Helene Pavlopoulou
  • Biotechnology and Science in the Art of New Media Artist Soliman Lopez
  • Therapeutic sculptures between words and messages encoded in a luminous binary language. Interview with Adrien Marcos
  • The magic of digital artworks by artist Sara Shakeel. The interview
  • Luminous creatures float in the dark like dream paintings. Interview with light painter and photographer Hannu Huhtamo
  • Art between reflection and contemplation. Interview with media artist Enrico Dedin
  • Becoming Karl Lagerfeld: The Fashion Designer’s Legacy Told Through Melodie Preel’s Photography
  • The shadows that have never gone away in the shots of photographer Dominic Dähncke. The interview
  • Between glass sculptures and award-winning films. Interview with broken glass artist Niall Shukla
  • When communication is art and intuition. Interview with Silvio Salvo from the Sandretto Re Rebaudengo Foundation
  • All the nostalgia of your childhood in the 8-bit ceramic works of Toshiya Masuda
©2025 FABIO PARIANTE | Design: Newspaperly WordPress Theme