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Fabio Pariante

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5 modi straordinari di fare arte

Posted on 22/05/201430/01/2017 by Fabio Pariante

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A New York, la casa d’asta Christie’s ha recentemente presentato una mostra d’arte contemporanea del dopoguerra e ha esposto una serie di opere da Mark Rothko a Andy Warhol e proprio di quest’ultimo è stato aggiudicato un dipinto di una sedia elettrica su fondo giallo (1983) per circa 10 milioni di dollari. Un’asta che ha ottenuto un grande successo in termini di vendite. Ma non solo.

Molti altri artisti, poco conosciuti, hanno raggiunto un successo inaspettato. E oggi non mancano coloro che si inventano qualsiasi trovata pur di avere voce nel campo dell’arte. Hai mai pensato che un semplice uovo potesse diventare un’opera d’arte? Ti sembra assurdo, vero? Ci ha pensato Ben Tre, un giovane artista vietnamita che con un trapano da dentista realizza con dedizione vere opere incidendo sul guscio delle uova tutto quello che gli passa per la testa e, come tocco finale, l’artista inserisce in ciascun uovo un piccolo led per evidenziare il lavoro.

E Cholla, il cavallo che tra una corsa e l’altra, nella sua stalla del Nevada dipinge tele con il pennello stretto tra i denti e, senza alcuna guida, sceglie i colori da utilizzare; un’arte, la sua, che è stata denominata “Fuoco di Pollock” e le produzioni oltre ad essere oggetto di studio di etologi, critici e appassionati di arte, sono state esposte in due mostre esclusive: la prima negli Stati Uniti e poi in Italia, a Venezia.

Ma i quadri di un cavallo possono essere definiti “capolavori d’arte”? E le opere dell’ucraino Mark Khaisman, invece?
Sono realizzate completamente con lo scotch: piccoli pezzetti di adesivo applicati su una lastra di plexiglass retroilluminata che grazie alla loro sovrapposizione formano ritratti famosi o scene cult di film internazionali.

Senz’altro è un’idea originale, ma da New Orleans, Heather Hansen è la performer indiscussa che usa tutto il corpo per creare i suoi quadri: stesa su una grande tela poggiata in terra, le braccia, le mani, i piedi e le gambe diventano i suoi pennelli per disegnare con il carbone. Quasi come a diventare lei stessa l’opera d’arte durante la realizzazione.

Ma – torniamo al quesito di cui sopra – tutto ciò può essere definito arte? Cos’è l’arte e chi ha il compito di determinarla? Continua su Wired.

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